Una concreta Fortitudo spegne Trento (89-69) e continua a rincorrere la salvezza

Una concreta Fortitudo spegne Trento (89-69) e continua a rincorrere la salvezza

Si doveva vincere e si è vinto, bene e anche oltre le aspettative. Surclassando (!!!) Trento a rimbalzo 40-22 dopo la mattanza subita a Pesaro e sfruttando l’inizio imperioso di Benzing (14 punti nel primo quarto), la lucidità in regia di Matteo Fantinelli e la grande concretezza di Charalampoupolos (10 punti e 11 rimbalzi). Unica nota negativa, l’infortunio di Feldeine, portato fuori in barella dal parquet.

Quattro palle perse e il talento di Flaccadori confezionano un primo break (4-10) per Trento, che costringe coach Martino ad un frettoloso time-out per scuotere la squadra. Mentre Bradford e Caroline pasteggiano in area, la Effe si aggrappa a Benzing per restare in scia. L’ingresso di Feldeine aggiunge una freccia all’arco biancoblu e su un suo assist Groselle va a schiacciare per il vantaggio bolognese (19-18). Grande impatto anche di Matteo Fantinelli, difesa e intelligenza in regia, che permette alla Fortitudo di chiudere i primi 10 minuti sopra di 6 lunghezze (26-20).

Trento prova a ricucire con un ispirato Forray, ma Fantinelli si batte come un leone, segnando e recuperando palloni, aiutato da un preciso Charalampopoulos e spingendo la Effe sul +11 (34-23). Caroline decide di mettersi in proprio con due canestri di fila ma Frazier lo imita con due triple. Il secondo fallo di Groselle regala spazio a Jacopo Borra, ma il problema è che la Fortitudo ha perso la fluidità offensiva dell’inizio gara. Le bombe di Williams e Bradford mettono a nudo le troppe forzature nell’attacco biancoblu e permettono a Trento di riavvicinarsi e addirittura a trovare la parità sulla sirena con un’altra tripla di Reynolds, concludendo il secondo quarto con un parziale di 11-0.

Di nuovo dentro il Fante per dare geometria al gioco e i risultati si vedono, con la Effe che riparte con un 9-2 di parziale. Prima Flaccadori e poi un’astrusa decisione arbitrale che regala tre liberi ai trentini rimettono in scia gli ospiti (50-49), ricacciati indietro (56-49) da Feldeine e Aradori . Trento non molla e torna a -2 con la tripla di Forray e approfitta di alcune forzature di Feldeine, che a un minuto dalla conclusione del quarto subisce un brutto fallo ed è costretto a lasciare il campo. La difesa, i liberi di Aradori e una penetrazione di Durham portano comunque la Fortitudo all’ultimo quarto con 8 punti di vantaggio (62-54).

Si arriva a un +10 (66-56) tutto targato Benzing, ma lo spettacolo decolla con il duo Charalampopoulos-Procida protagonista di azioni che accendono il Palazzo e spingono la Effe a +14 (72-58), vantaggio che si dilata ancora (80-60) con Aradori bravo a conquistarsi tiri liberi a ripetizione. Trento tenta una timida reazione, ma non c’è più tempo e la Fortitudo porta a casa due punti che mantengono accesa le speranze di salvezza.

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