Con il passo del gambero – una avanti e una indietro – dopo la bella vittoria di Napoli la Fortitudo tracolla in casa, contro una Tortona ammirevole per qualità del gioco e capacità di coinvolgere a turno tutti i suoi effettivi. Per la Fortitudo, meglio voltare pagina e cancellare in fretta una prestazione che si spera possa essere solo un episodio. Altrimenti ci sarebbe da preoccuparsi seriamente per il prosieguo del campionato.
Per due minuti si segna ad ogni azione di qua e di là, poi Tortona stringe dietro e piazza un 14-0 micidiale, crivellando una difesa bolognese indecorosa. Martino ruota gli uomini e alterna le difese, ma a parte qualche sprazzo di Frazier e Totè, la marea non si arresta e il primo quarto si chiude con un desolante 15-32 in favore degli ospiti (5 su 6 da due e 7 su 10 da tre in questi primi dieci minuti).
Aradori prova a sbloccare i suoi con una tripla, ma è solo un’illusione perchè gli uomini di Ramondino ricominciano a macinare gioco e salgono a + 20 (18-38). Mascolo porta a spasso chiunque provi a limitarlo. Due triple in fila di Feldeine infiammano il palasport, subito raffreddato dal solito Mascolo e da Machura da tre, che fissano un +17 per Tortona (34-51) all’intervallo lungo.
Per chi poteva pensare ad una reazione della Effe, arriva invece un 11-2 piemontese in apertura di terza frazione. La difesa biancoblu fa acqua da tutte le parti, Machura penetra comodamente e anche Daum inizia a fare danni. L’ingresso di Borra viene salutato dai tifosi come un goal, ma è chiaro che non può essere lui a invertire una rotta già tracciata. Il greco sembra l’unico a crederci ancora, Aradori decide di mettersi in proprio e almeno lucra alcuni liberi che consentono di restare sotto i 20 punti di distacco a fine terzo quarto (54-73).
Finalmente una reazione c’è in casa Fortitudo e dopo i liberi di Aradori, una tripla di Procida dà il -10 (65-75), ma è il solito Machura a spegnere le velleità bolognesi e a permettere a Tortona di dilagare di nuovo nel finale.