La Fortitudo ritrova i due punti contro Rimini (83-68)

La Fortitudo ritrova i due punti contro Rimini (83-68)

Dopo i due K.O. in terra friulana, la Fortitudo ritrova la strada della vittoria contro la neo promossa Rimini, soffrendo qualcosa nella prima metà del match e sprintando decisa nel terzo quarto, senza che il risultato potesse essere rimesso in discussione. Da segnalare la bella prova di Nazzareno Italiano (17 punti e 7 rimbalzi), lanciato in quintetto da coach Dalmonte causa assenza di Davis e protagonista soprattutto nei primi venti minuti e le prestazioni di un ritrovato Fantinelli (14 punti, 9 rimbalzi e 5 assist) e di un positivo Cucci (14 punti). La precisione al tiro della Effe ha sopperito alle difficoltà a rimbalzo (39 per Rimini contro i 28 biancoblu).

Parte bene la Fortitudo che trova con buona continuità la via del canestro, ma Rimini ha il merito di non andare in confusione e restare attaccata al match con le iniziative di Johnson e Anumba e chiudere il primo quarto sotto di sole 4 lunghezze (20-16). Stessa musica nella seconda frazione, con i romagnoli che arrivano addirittura alla parità sul 32-32, prima che i due uomini fin lì migliori della Effe – Italiano e Cucci – riescano a stabilire un minimo vantaggio all’intervallo sul 37-34.

Ottima ripartenza di Aradori nel terzo quarto e sulla comoda entrata di Fantinelli la Fortitudo, che è cresciuta anche in difesa, trova il +9 (47-38). Ancora Italiano protagonista con liberi e triple e sull’ennesimo canestro di Aradori la partita si spacca (56-42). Tassinari prova a ricucire con una tripla, subito rintuzzata d Cucci con un gioco da tre punti. Un analogo canestro più tiro libero aggiuntivo di Tassinari porta chiudere la terza frazione sul 61-50.

Rimini prova a rientrare nuovamente in partita, ma Fantinelli (una bomba) e soprattutto Panni (due triple) ricacciano i biancorossi ad una distanza di sicurezza (77-57) a sei minuti dal termine. Rimini non ha più frecce al proprio arco e nel garbage-time trova con Masciadri i canestri che limitano il divario prima della sirena.

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