Pur con tutte le attenuanti possibili – a partire dagli infortunati ancora oggi assenti in numero importante – non si può tacere come la prestazione odierna della Fortitudo sia stata del tutto inaccettabile. Contro una squadra in profonda crisi fino a due settimane fa, ma reduce da due vittorie contro Napoli e a Sassari, la squadra di coach Martino si è sciolta come neve al sole appena i bresciani hanno spinto sull’acceleratore, dando la sensazione di non capirci nulla né in attacco, né soprattutto in difesa. Momento a dir poco molto difficile per la Effe, che nelle prossime due partite interne contro Treviso e Venezia deve assolutamente reagire, anche perché la situazione in classifica sta diventando sempre più preoccupante.
Due belle iniziative di Pietro Aradori permettono alla Fortitudo di mettere la testa avanti all’inizio (8-6), ma è solo un’illusione. Brescia inizia a macinare il suo gioco, fatto di penetrazioni e scarichi, trovando sempre l’uomo libero che piedi per terra infila ripetutamente il canestro bolognese. Grandi protagonisti Mitrou-Long (4 triple nei primi 10 minuti) e Della Valle, che con le sue iniziative getta nella confusione la difesa biancoblu. In questa situazione chiudere sotto di 7 lunghezze il primo quarto (19-26) sembra essere quasi un regalo insperato. Purtroppo la seconda frazione spegne ogni speranza: la Fortitudo non ne azzecca una decente, né davanti, né dietro dove i bresciani trovano praterie e possono realizzare indisturbati quando e come vogliono. Nella confusione generale si moltiplicano anche le palle perse, che vengono puntualmente sfruttate dagli uomini di coach Magro e il divario di allarga fino ad un -22 (37-59) a pochi secondi dalla seconda sirena.
I restanti 20 minuti si sono trasformati in un lungo e noioso garbage time, nel quale Brescia fa passerella facendo divertire il suo pubblico e la Fortitudo non riesce mai a dare l’impressione di poter riaprire la partita e continua a collezionare errori inspiegabili in entrambe le metà campo.