La Fortitudo lascia Venezia con una sconfitta che poteva essere preventivata, ma che alla luce delle assenze tra la Reyer di Daye e Tonut non è sembrata per almeno tre quarti fuori portata. La Effe vince tre quarti su quattro, ma nel secondo – dopo essere stata a +6 – subisce un 26-15 che fa diventare il resto della partita un lungo tentativo di rientrare in gara. Da segnalare la grinta di Charalampopoulos, sicuramente il migliore tra i bolognesi, che hanno avuto apporti alterni dal resto della squadra. Nullo Pietro Aradori, protagonista della vittoria di domenica scorsa con Cremona.
Venezia parte forte con Watt e Bramos, portandosi subito sul +7 (11-4). Coach Martino con un time-out, i primi cambi e una zona che rallenta l’azione della Reyer, vede la sua squadra riprendere presenza in campo, recuperare con il rientrante Procida e sorpassare sulla sirena su una tripla di Frazier (17-19).
Le iniziative di Frazier spingono la Effe al + 6 (19-25), ma la Reyer passa a zona e piazza un break di 15-0 sulla spinta di De Nicolao e Theodore. Durham con 5 punti di fila prova a riportare a contatto i biancoblu, ma Watt è incontenibile, Grosselle sbaglia e i veneziani allungano chiudendo la seconda frazione sul +9 (43-34).
Frazier e Durham riavvicinano la Fortitudo (43-38), ma le triple di Bramos e Brooks spengono subito le velleità bolognesi (49-38). Si sblocca Feldeine e con le iniziative di Charampopoulos e Fantinelli la Effe riesce a limitare i danni e a chiudere il terzo quarto sotto di 7 lunghezze (60-53).
Molte sciocchezze in attacco e la Reyer riprende un margine rassicurante. Feldeine una ne fa e una ne sbaglia, il greco si batte davanti e dietro, così la Effe torna più volte a -7 ma non supera questa barriera e con la tripla di Cerella si torna a -12 (71-59). L’illusione si spegne su una tripla di Charalampopoulos annullata per infrazione di 24 secondi. Benzing finalmente mette tre punti, ma ormai manca solo un minuto e Venezia controlla non con qualche difficoltà il finale di partita.