L’Aquila… finalmente. Torna il sorriso a Pesaro (78-70), buona la prima di Dalmonte.

L’Aquila… finalmente. Torna il sorriso a Pesaro (78-70), buona la prima di Dalmonte.

Contro Pesaro, rivelazione fin qui del campionato, l’Aquila ritrova la vittoria dopo tante, troppe sconfitte che si sono trascinate dal 10 ottobre. Soprattutto abbassa di colpo i punti subiti, ponendo fine alla fila di centelli incassati. Certo non tutti i problemi sono stati risolti e lo testimoniano le continue pause che hanno permesso sempre ai marchigiani di recuperare svantaggi seppur minimi. Protagonista della serata Leonardo Totè, al suo massimo stagionale ma soprattutto autore della sua prima prova convincente in maglia biancoblu.

La Fortitudo nei primi due quarti alterna segnali di miglioramento e repentine ricadute nei noti difetti. Pur soccombendo a rimbalzo (come le accade quasi sempre) tiene costantemente la testa avanti, raggiungendo anche il +9, sprecando però la possibilità di allungare in modo importante con black out improvvisi in attacco e concessione di canestri troppo facili ad una Pesaro che da oltre l’arco ha per lungo tempo le polveri completamente bagnate. La parità all’intervallo sul 34-34 è figlia, per la Effe, soprattutto dal maggior numero di palle recuperate, compensato dal predominio biancorosso a rimbalzo.

Aradori, dopo venti minuti anonimi, trova due canestri, ma Massenat e Robinson trovano autostrade per riportare avanti i marchigiani. Si segna con il contagocce e le triple di Banks e Withers ridanno un piccolo vantaggio (51-47). Saunders gioca sempre da solo e ne azzecca una su due, Massenat continua a martellare e si chiude il terzo quarto con la Effe davanti 57-54.

Filipovity da tre riporta subito il match in parità ad inizio dell’ultima frazione. Totè fa tre cose buone, stoppando Delfino e facendosi trovare pronto su due scarichi sotto canestro. Fletcher pareggia la tripla di Carlos e poi Totè con un gioco da tre punti ridà un minimo vantaggio (67-64), ma Delfino è in trance agonistica e da tre pareggia ancora. Dalmonte sceglie un quintetto italiano, lasciando in panchina tutti gli americani tranne Banks e la cosa gli dà ragione, perchè Totè ripaga con altri due canestri che ridanno il +3 (71-68) a 3 minuti dalla sirena. Fante trova un tesoro in penetrazione e Withers sforna due gemme: una tripla e una stoppata su Delfino. E finalmente arriva una vittoria che vale molto più dei due punti in palio.

Condividi

Invia commento

L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

È possibile utilizzare questi tag ed attributi XHTML: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>