La Fortitudo vince lo spareggio della speranza, battuta una volitiva Cremona (85-83)

La Fortitudo vince lo spareggio della speranza, battuta una volitiva Cremona (85-83)

La prima delle sette finali che aspettano la Fortitudo sulla strada di una Fortitudo nervosa ma tenace, viene portata a casa con fatica ma meritatamente. Sugli scudi Pietro Aradori e Groselle (27 e 21 punti), un positivo Charalampopoulos (8 rimbalzi), la razionalità e l’energia di Matteo Fantinelli nei 15 minuti in cui è stato in campo.

Inizio shock con la Vanoli che piazza subito un 7-0 che costringe coach Martino a chiamare un time out dopo appena un minuto e mezzo. Una sosta che evidentemente fa bene, perché prima le triple di Aradori e Durham e poi i canestri di Benzing e Groselle ribaltano il punteggio (15-9). McNeace e Cournoh tengono in carreggiata Cremona, mentre fa il suo ingresso in campo Matteo Fantinelli che recupera immediatamente un pallone e serve un assist perfetto a Charalampopoulos. Aradori e Spagnolo da tre fissano il risultato della prima frazione sul 25-22 per la Fortitudo.

Nuovo approccio da brividi e Cremona con  le triple di Tinkle, Spagnolo e Juskevicius sorpassa (28-31) e con l’ennesima tripla del giovane Spagnolo e un canesntro di Dime va sul +6 (30-36). Galbiati ha gli uomini contati ed è costretto a mandare sul parquet il 2004 Vecchiola, che però in difesa non si tira indietro. Il problema è che la Vanoli segna in pratica ad ogni azione, mentre la partita diventa un botta e risposta tra Groselle e McNeace, che con un alley oop clamoroso fissa il punteggio all’intervallo sul 47-44 per gli ospiti.

I numeri a metà gara raccontano di una Vanoli mai come oggi precisa al tiro (13 su 21 da due e 7 su 12 da tre) – segno evidente che la difesa della Effe ha fatto acqua da tutte le parti – e dominante a rimbalzo (17 a 11). Non pervenuti Benzing, Frazier e Feldeine, in teoria le bocche fa fuoco biancoblu. Perfetto in attacco Aradori (14 punti e 4 su 5 da tre), positivo Groselle (6 su 7 da due, ma solo un rimbalzo).

La zona ordinata da Martino sembra produrre buoni effetti e la tripla di Aradori ripristina la parità sul 51-51. Si sblocca Feldeine, a cui risponde Juskevicius sempre da oltre l’arco. Si segna poco nel terzo quarto e dopo una penetrazione di Benzing, la sesta bomba di Pietro Aradori viene accolta come un goal (59-54). McNeace continua a volare ad altezze impossibili per i lunghi biancoblu, ma è un boato che accoglie la tripla del Fante che dà 4 lunghezze di vantaggio alla Effe (66-62).

Un tiro disperato sulla sirena di Benzing  e una penetrazione di Aradori spingono la Fortitudo a +8 (73-65). Due recuperi di Feldeine procurano altrettanti canestri in contropiede (79-70). Segue una lunga galleria degli orrori da una parte e dall’altra, con Tinkle che riavvicina Cremona (79-74) a 2’45” dal termine. La stanchezza si fa sentire, la confusione impera, prima che il solito Aradori sblocchi il risultato. Tinkle sbaglia un rigore ma poi mette una tripla dolorosa a 1 minuto dalla sirena finale (81-79). Palla persa bolognese, Spagnolo sfonda su Benzing, che poi converte due liberi (83-79). Dalla lunetta Spagnolo non sbaglia, la Effe rischia di perdere palla sulla rimessa, ma Aradori non trema e anche lui mette entrambi i liberi (85-81) a 5 secondi dalla fine e rende inutile il canestro sulla sirena di Tinkle.

Condividi

Invia commento

L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

È possibile utilizzare questi tag ed attributi XHTML: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>