La Fortitudo chiude la stagione regolare al PalaDozza venendo a capo in modo a dir poco sofferto di una Piacenza capace più volte di allungare (9-28 alla fine del primo quarto e 43-53 nella terza frazione), per poi arrendersi nel finale, nonostante le buone prove di di Arledge e Oxilia.
Gli uomini di coach Pozzecco vanno a sprazzi: inguardabili avanti e dietro nei primi dieci minuti, rabbiosi nella rimonta che permette di ricucire lo strappo ed andare all’intervallo solo sul – 3 (39-42) con un parziale di 30-14, di nuovo molli e svagati alla ripresa del gioco, subendo le iniziative di Reatti e dell’atletico lungo Alredge. Sta di fatto che solo al 27′ la Effe riesce a mettere il naso avanti per la prima volta nel match (57-56), sospinta da capitan Mancio e da un positivo Giovanni Pini. Piacenza sembra non averne più e il vantaggio si dilata sul +8 (68-60), quando una serie infinita di errori dalla lunetta e i troppi rimbalzi offensivi concessi permette agli ospiti di recuperare un’insperata parità a tre minuti dalla sirena. Per fortuna la mano di Teddy Okereafor non trema e infilando quattro liberi di fila garantisce due possessi di vantaggio che permettono ai biancoblu di portare a casa due punti importantissimi, vista la contemporanea vittoria di Treviso a Roseto e la possibile messa in discussione del secondo posto. La contemporanea sconfitta odierna di Trieste – dopo due supplementari nel derby casalingo con Udine – consente invece alla Fortitudo di appaiarla in vetta al girone Est. Nell’ultimo turno gli uomini di coach Pozzecco sono attesi a Mantova, mentre i giuliani dovranno vedersela, anch’essi in trasferta, a Montegranaro. Tutto può ancora succedere…