Chi si attendeva una reazione dopo il derby è rimasto sicuramente deluso. La Fortitudo regge 25 minuti, giocando una partita deludente sia in attacco, sia in difesa contro una squadra all’ultima spiaggia e che veniva da quattro sconfitte consecutive, peggior attacco di tutta la serie A. Difficile salvare qualcuno in una domenica amara, che si spera solo non abbia ricadute ulteriori nel prosieguo della stagione.
Trieste parte forte sull’asse Mitchell-Peric (2-10), sfruttando i troppi errori biancoblu e costringendo coach Martino ad un rapido time-out. La Effe ne esce più convinta e con le triple di Aradori e Robertson trova la parità (12-12). Si rivede in campo anche Daniel ed è un suo canestro a sancire il 16-16 con cui si chiude la prima frazione.
Un preciso Da Ros spinge i padroni di casa, maSims trova finalmente buone iniziative e la Fortitudo mette il naso avanti (29-26), subito raggiunta da una tripla di Fernandez. Aradori infila due giochi da tre punti (35-32). Trieste fatica in attacco e con i liberi di Sims e di Aradori la Effe raggiunge il +6 (39-33), prima che Cavaliero fissi il punteggio all’intervallo sul 39-35.
Basse percentuali per entrambe le squadre, di poco sopra al 40% e leggera prevalenza triestina a rimbalzo (24-22), in un match fino a questo momento equilibrato senza che nessuna delle due squadre sia stata in grado di prendere le redini dell’incontro.
L’equilibrio prosegue a lungo anche nel terzo quarto, fino al momento in cui la Effe smette di difendere e segnare, il che permette a Trieste di piazzare un 10-0 di parziale, che la spingono al +8 (55-63), che con i canestri di Jones diventa un +10 (67-57).
Ci si aspetterebbe una reazione della Fortitudo, invece le triple di Elmore e Jones e i canestri di Cooke scavano addirittura un solco di +16 (79-63). Fantinelli prova a metterci un po’ di energia, ma Cavaliero con una tripla cala il sipario (82-66) su una partita che Trieste vince con pieno merito di fronte a una Fortitudo non all’altezza.