Che la classifica di Sassari fosse bugiarda lo si poteva sospettare, ma l’attuale attitudine difensiva della Fortitudo è sembrata fatta apposta per esaltare le qualità individuali della squadra isolana. Dominata a rimbalzo, trafitta in difesa praticamente in due azioni su tre, per la Effe non potevano certo bastare la buona prova di Totè per ribaltare un risultato in pratica già scritto a metà del terzo quarto. Assente ingiustificato Groselle, quasi impalpabile Benzing tranne che per uno sprazzo isolato, Durham e Frazier ridimensionati da Robinson e Logan, non era pensabile battere una squadra come la Dinamo che è sembrata di un’altra dimensione, almeno stasera.
Parte bene la Effe grazie ad un incisivo Aradori ed è pronta a riprendere la mini-fuga di Sassari (12-17 con le triple di Kruslin e Bendzius), sfruttando la rapidità difensiva di Durham e la concretezza di Leo Totè, che le permettono di chiudere il primo quarto sul 24-19.
Spettacolare seconda frazione, festival delle triple con protagonisti Gudmundsson (2), Charalampopoulos e Frazier da una parte, Gentile e Logan dall’altra, con la Fortitudo che scappa a +7 (42-35) e arriva anche a +10 con le prodezze di Frazier e Aradori. Ma Sassari non molla e soprattutto non molla Robinson, che con due canestri più fallo ricuce lo svantaggio, che si azzera con le triple di Kruslin e Logan (49-50). I liberi di Diop chiudono il quarto sul 49-52.
Le triple di Bendzius fanno volare la squadra sarda (52-60). Totè prova a reagire, ma è sempre Bendzius a bombardare da oltre l’arco (56-69), con la Dinamo che in pratica fa canestro ad ogni azione, segno che la difesa bolognese è in grave difficoltà. Si iscrive al match anche Robin Benzing, che con due triple riporta la Effe a -7 (66-73), risultato che si conferma alla sirena della terza frazione (68-75).
L’ultimo quarto si apre nel segno di Mekowulu e Logan e Sassari torna a +13 (70-83). Charalampopoulos prova a rimettere in discussione il match con cinque punti in fila (79-88) a metà frazione, ma è solo un’illusione e i canestri di Bendzius e Robinson spengono ogni velleità di rimonta.