I rimbalzi e soprattutto i tiri liberi condannano una tenace Fortitudo, sconfitta nel derby 70-76

I rimbalzi e soprattutto i tiri liberi condannano una tenace Fortitudo, sconfitta nel derby 70-76

La Virtus rispetta il pronostico e porta a casa il derby n. 111, sudando però le proverbiali sette camicie contro una Fortitudo stoica e mai doma, capace di rimontare lo svantaggio iniziale e di mettere la testa avanti in più di un momento, sprecando tanto nel finale – complice anche la stanchezza per le rotazioni più limitate – soprattutto ai tiri liberi (6 errori su 7 tentativi), dopo aver concesso la preventivata superiorità a rimbalzo (39 a 52). Note di merito per Jabril Durham, in particolare per l’asfissiante difesa che ha quasi cancellato Teodosic e Pietro Aradori, capace di attendere il suo momento per piazzare zampate che avrebbero potuto essere decisive sull’esito dell’incontro.

Partenza traumatica con la Virtus che aggredisce in entrambi i lati del campo, scappando subito sul 3-12. Le triple di Feldeine e Durham e un presentissimo Grosselle, permettono di accorciare (13-17), anche Benzing non riesce a trovare conclusioni a canestro. Martino alterna la zona e la difesa ad uomo, due conclusioni da vicino di Grosselle e Feldeine riportano la Effe a -2 (17-19), costringendo Scariolo a chiamare un tempestivo time-out, ma una stratosferica bomba di Feldeine sulla sirena permette alla Fortitudo di chiudere avanti (20-19) il primo quarto.

Per tre minuti i biancoblu non riescono a segnare e con un parziale di 11-2 la Segafredo riconquista un +8 (30-22). La Effe si attacca a Feldeine (2 triple consecutive) e con il primo canestro di Aradori si rifà sotto (32-36). Borra stoppa Teodosic – che soffre la marcatura di Durham – e segna un libero, bel canestro in rovesciata di Aradori e Belinelli rompe il lungo digiuno offensivo dei bianconeri fissando il punteggio all’intervallo sul 38-35.

Le cifre a metà partita segnalano percentuali molto simili al tiro e una differenza netta a rimbalzo in favore della Virtus (30 a 19), che spiega il leggero vantaggio dopo venti minuti.

Forte impatto di Grosselle ad inizio terzo quarto, Aradori prima impatta (41-41) e poi con due liberi propizia il sorpasso. E’ il momento migliore della Fortitudo che con le bombe di Durham e Aradori arriva al +8 (51-43), ma le triple di Alexander e Ruzzier rianimano le V nere che riesce a recuperare e a chiudere la terza frazione sul +2 (55-57).

Aradori sugli scudi in avvio di ultimo quarto, ma Ruzzier è protagonista di un mini-allungo Virtus (65-62), pareggiato dalla tripla di Feldeine. Un gioco da 4 di Aradori ristabilisce l’ennesima parità (69-69) a quattro minuti dal termine.  La Fortitudo spreca quattro liberi con Grosselle e Durham, poi due facili conclusioni in contropiede e Teodosic, fin lì quasi inconsistente, mette una tripla che spezza le gambe (74-70). Grosselle cicca altri due liberi e con molti rimpianti la Effe deve rassegnarsi ad una sconfitta che forse non meritava.

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